Lozzolo nella storia
E’ intorno all’anno 1000 che abbiamo le prime notizie sul “villaggio di Loceno”.
L’imperatore Ottone III dopo aver confiscato il territorio al malvagio Arduino d’Ivrea lo cedette alla Chiesa di Vercelli.
A sua volta ceduto al Comune di Vercelli intorno al 1200, il villaggio venne concesso in feudo a Bonifacio di Sonomonte il quale tra il 1250 ed il 1300 sul punto più alto e ameno del villaggio vi costruì il Castello che ancora oggi fa bella mostra di sé.
Il vero primo Signore di Lozzolo fu Simone da Collobiano “il Grande” che acquistò feudo e Castello nel 1302, e per le sue doti di condottiero e negoziatore della pace tra i Guelfi e Ghibellini fu creato Conte dall’imperatore Enrico VII.
I suoi figli e successori diedero inizio alla linea dei feudatari del Consortile Avogadro. I membri del Consortile Avogadro non furono mai vassalli di nessuno fino al 1404 quando con un’intelligente mossa politica fecero “consegnamento” dei loro possedimenti e beni allodiali al Duca Amedeo VIII di Savoia, per riaverli come Feudo con tutti i vantaggi che ne derivavano.
La giurisdizione dei Conti Avogadro su Lozzolo durò ininterrotta sino al 1546, anno in cui il Conte Troilo Avogadro, dopo aver acquistato piccole porzioni di diritti feudali di Lozzolo da altri membri del Consortile, raccogliendo nelle sue mani la “metà meno la vigesima parte” cioè circa il 45% del totale del Feudo, vendette il tutto al Conte Filiberto Ferrero-Fieschi di Masserano.
Per una obbligazione nata per ragioni dotali dovute a Margherita Ferrero fu Sebastiano, zia paterna del Conte Filiberto Ferrero-Fieschi, andata sposa al Conte Ottaviano da Rho, il feudo e i beni di Lozzolo, così come erano stati acquistati, furono ceduti al loro figlio Conte Francesco da Rho che ne fu investito nel 1563.
Il Conte Francesco da Rho, in contrasto con il figlio Alessandro, ordinò che i diritti feudali passassero direttamente al nipote abiatico Ottaviano Luigi il quale rimase celibe, con il suo testamento del 1645, nominò erede dei beni e dei diritti feudali (45% del totale feudo di Lozzolo), il figlio Luigi della sorella di secondo letto Margherita sposata con Giambattista Tornielli. Cosicché i discendenti presero il nome di “Conti TORNIELLI RHO di Lozzolo”.
Intanto dalla parte degli Avogadro, con l’ultima nata Contessina Troila, si stava per estinguere la linea di successione discendente da Simone da Collobiano. L’intervento del Duca Emanuele Filiberto di Savoia, molto legato alla famiglia della Contessina che abitava a Vercelli, fece in modo che andasse in sposa al Conte Flaminio Avogadro di San Giorgio, il quale nel 1601 acquistò il 55% dei diritti feudali di Lozzolo che era in mano ai fratelli Giambattista, Virginio e Carlo Avogadro di Collobiano.
Flaminio e Troila vivevano a Vercelli ma già il loro figlio Troilo e poi il nipote abiatico Carlo Tomaso, Conte di Lozzolo, e tutti i suoi successori abitarono il Castello sino all’estinzione della linea che avvenne nel 1789 con la morte di Giacomo Filippo Avogadro Conte di Lozzolo.
Verso la metà del secolo XVII la linea dei Tornielli Rho di Lozzolo si divise nella linea dei feudatari che abitavano a Lozzolo e la linea Cadetta che abitava Romagnano.
Dalla linea dei feudatari discesero per ragioni ereditarie i “Tornielli Boniperti Rho di Lozzolo” che si estinsero nel 1802 con la morte del Conte Alessandro il quale, celibe e senza successori propri, lasciò erede il Conte Giambattista Gibellini fu Gianfrancesco che prese il nome di “Conte Gibellini Tornielli Boniperti di Lozzolo”.
La Linea Cadetta di Romagnano si estinse nel 1867 con la morte del Conte Carlo Tornielli Rho di Lozzolo.
Tra i Signori del Castello che diedero lustro al nome di Lozzolo ricorderemo.
· Simone da Collobiano, capo della fazione dei Guelfi Vercellesi che combatté e partecipò alla cattura di Fra’ Dolcino sulle montagne triveresi.
· Il Conte Alessandro da Rho fu Francesco, ambasciatore e negoziatore di Casa Savoia presso la Corte dei Gonzaga di Mantova e del Monferrato.
· Il Conte Ottaviano Luigi da Rho fu Alessandro, con un grande lascito diede inizio alla costruzione della Nuova Basilica di S.Materno a Desio.
· Il Conte Troilo Avogadro nella prima metà del XVI ospitò per lungo tempo la Corte dei Savoia quando lasciò Torino occupata dai Francesi nella sua casa Vercelli.
· Il Conte Flaminio Avogadro che nei primi anni del 1600 per la difesa della Cittadella di Vercelli dall’assedio spagnolo usò le sue sostanze per vettovagliare e armare i suoi soldati.
· Il Conte Luigi Tornielli Boniperti, Decurione e Console di Giustizia della città di Novara.
· Il Conte Prospero Flaminio Avogadro, Capitano dei dragoni di Piemonte che morì in battaglia nel 1742 durante l’assedio di Modena.
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dal libro "Lozzolo e i Signori del Castello di Loceno" di Carlo Angelino Giorzet, 2014